Itinerario impegnativo ma straordinario,
che provoca emozioni continue per i suoi ambienti diversificati. Zona
montana quasi abbandonata ma caratteristica nella sua conformazione con
guglie stalagmitiche che emanano un forte odore di origano. Dal pianoro
di Monte Mammicomito si raggiunge Pietra Perciata, ampia finestra sulla
costa.
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L'iscrizione alle
escursioni tramite il link presente in questa pagina e tramite e-mail è
riservata esclusivamente ai soci. I simpatizzanti e coloro che ancora
non sono iscritti all'associazione possono chiedere di partecipare alle
iniziative, escursioni comprese, telefonando al numero 348.8134091 (non
oltre i due giorni antecedenti l'evento).
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Il sentiero parte dalla contrada Pietra,
ai piedi di Monte Mammicomito, piega verso l’alto a destra per prendere
un vecchio sentiero che sale verso le cime di fronte; superata contrada
Canale il sentiero si inerpica lungo il costone della “Portella” una
scala naturale scavata nella viva roccia.
Il paesaggio è di gran fascino e si presenta nell’aspetto tipicamente
carsico con depositi argillosi in continua erosione sul lato destro,
mentre guardando a valle, sulla sinistra, si può vedere l’ampio letto
della fiumara Precariti prima della stretta Mazzucheri.
Proseguendo in salita s’incontrano enormi massi staccati dai costoni
rocciosi. Superato questo primo tratto, si gira il costone sino ad
arrivare ai piani di Lacchi, ampi pianori a terrazzamenti dove fino agli
anni settanta si coltivava, con grande impegno e sacrificio, il grano
Jermano. Il sentiero si snoda tra acuminate emergenze calcaree di grande
suggestione, che in alcuni punti sembrano lapidi conficcate a bella
posta.
Si scende fino alle case “Provenzano” e da qui si inizia a salire
immersi in un fitto lecceto; non esiste un vero e proprio sentiero e
quindi si passa lungo i piccoli viottoli creati dal passaggio degli
animali. Facendo molto attenzione per il terreno sdrucciolevole si
arriva dopo venti minuti sulla timpa di Pietra Perciata, un grosso masso
con un buco al centro come una porta che apre verso valle.
Da qui si comincia a scendere e si incontrano diversi massi staccati dal
costone; dopo circa venti minuti ci si immette sulla sterrata che porta
a Monte Stella: questo tratto è tutto pianeggiante ed il panorama spazia
sulle colline sottostanti.
Dopo circa 30 minuti si arriva a Monte Stella dove è possibile visitare,
attraverso una scalinata di 65 gradini, all’eremo-santuario di S. Maria
della Stella: tale grotta ha probabilmente origine naturale da
ascriversi al fenomeno carsico, essendo la roccia di tipo
calcareo-dolomitico.
Si prosegue sulla strada asfaltata per circa 10 minuti ed arrivati in
cima si gira a sinistra per immettersi nel sentiero: questo primo tratto
si snoda nei piani di Melichicchi in territorio di Pazzano.
Dopo 15 minuti di lieve salita si giunge agli ampi piani di Rufo con
segni di estese coltivazioni di grano Jermano: sembra impossibile che su
questa grande pietraia qualcuno abbia potuto realizzare prodotti per
vivere, seppure pagando un alto prezzo di duro lavoro anche solo per la
sistemazione.
Oggi è tutto abbandonato ma sicuramente con i mezzi moderni sarebbe
conveniente rimetterlo in coltura. Al centro dei piani resiste un
castagneto ed alcuni alberi di leccio, ai bordi la macchia mediterranea
è composta dagli arbusti modellati dal vento e dalla siccità.
Dopo circa 10 minuti si arriva ai piedi di Monte Mammicomito: vale la
pena di arrampicarsi sull’erta a sinistra per raggiungerne la vetta,
dove il panorama dai 1047 metri è davvero eccezionale e si apre su tutti
i paesi circostanti, sul mare Jonio e sulla vallata dello Stilaro.
Lasciati i piani di “Ruffo” si segue un vecchio viottolo in discesa che
dopo circa 10 minuti porta ad una fontana; da qui costeggiando il fosso
di “Angriselli” dopo circa 15 minuti si arriva al punto di partenza.
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