ASSOCIAZIONE ESCURSIONISTICA “Gente in Aspromonte” FEDERAZIONE ITALIANA ESCURSIONISMO Domenica 26 LuglioDAL PROGRAMMA ESCURSIONI 2009"SUI SENTIERI DELLE PIETRE" |
PIETRE MAZZULISA' |
Impegnativo percorso tra la natura intatta e splendidi panorami che coinvolgono emotivamente. Lungo e faticoso cammino, ideale per scoprire paesaggi incantati, cime, foreste e valloni caratteristici del territorio aspromontano, ancora poco conosciuto e poco studiato a causa della grande difficoltà di penetrazione.
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ITINERARIO
NATURALISTICO – PANORAMICO – STORICO AD ANELLO
Possono
partecipare gli escursionisti, i singoli sodalizi che si riconoscono
negli scopi dell’associazione
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Raduno ore: 09.00 al piazzale del casello di Cano Raduno ore: 09.15 al puntone della Gramolara
Partenza Escursione ore: 09.30 |
Come arrivare:
Per coloro
che vengono da Reggio la strada da percorrere è sempre quella che da
Gambarie porta a Polsi, dopo 20 km si arriva al piazzale del Casello
AFor di Cano. Proseguedo per circa 2 km verso San Luca, si arriva
presso il Puntone della Gramolara. |
TEMPO ORE: 5.00
DISLIVELLO: 1550 s.l.m. - 1650 s.l.m. DIFFICOLTA’: E.E. Escursionisti Esperti COMUNI INTERESSATI: San Luca |
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Il monte trae il suo nome dai pini larici, la cui cima ricorda la forma di una antenna. La panoramica è molto vasta: a destra del monte si estende la grande valle della Fiumara Bonamico con le sue cime, le sue pietre e tutta la costa Jonica da punta Stilo a punta Capo Spartivento.
A sinistra, i crinali di monte Acatti, Scalone di Furraina, puntone Galera, monte Perre e serro Drago. Continuando il percorso per circa 300 metri sulla rotabile, si arriva al piano della “Dera”. Scendendo sulla sinistra si accede in un piccolo viottolo e dopo pochi minuti si arriva alla sorgente “Arzamegli”. Dopo un breve falso piano si sale dolcemente verso la nostra meta: Pietra Mazzulisà.
E' una zona circondata da alberi secolari, di indubbia spettacolarità, alcuni di essi dalle forme strane, con diametri eccezionali, enormi altezze e chiome singolari, a volte malati o segnati dalle avversità del tempo.
( Mazzulisà deve il suo nome alla caratteristica delle sue pietre tutte spezzettate e taglienti per cui i pastori ed i boscaioli evitavano di frequentare la zona per le difficoltà che queste pietre arrecavano alle zampe degli animali). Lasciata Pietra Mazzulisà si continua in salita e dopo pochi minuti si arriva al serro alto di Cano; si scende, quindi, attraversando la strada per poi dirigersi verso il serro della “Naca” il cui il nome è dovuto ai venti forti che mettendo gli alberi in movimento, ne provocano il dondolamento.
Scendendo lungo il costone, dopo pochi minuti, si arriva sulla strada che porta a Polsi; si sale quindi a destra verso Cano ed al bivio si gira a sinistra per rientrare al punto di partenza.